This is England, La Effe, ore 23,30.
Un film del 2006 che nella patria Gran Bretagna ha razziato Bafta e altri riconoscimenti, ottenuto reviews eccellenti e incassi molto confortanti per un film non maisntream. Tanto da originare in sgeuito due serie-spinoff televisive. Rivelazione, anche, di un regista che risponde al nome di Shane Meadows il quale, per la verità, dopo questo film non si confermerà agli stessi livelli. This is England ricostruisce con partecipazione e passione quasi filologica il mondo delle sottoculture giovani urbane dei primi anni Ottanta, in un reverente omaggio a mode, modi, stili, linguaggi e tribalismi di bande più o meno minacciose fatta di adolescenti e post-adolescenti. Siamo nel 1983, in una città che non è Londra. Il dodicenne Shaun ha appena perso il padre nella guerra con le Falkland, viene bullizzato a scuola, è un infelice. Incontra uno skinhead che lo introduce nel suo gruppo, e da quel momento la sua vita sarà, se non più allegra, di sicuro più mossa e variopinta. Intorno a lui non solo skinheads, ma ragazzi e ragazzi che si abbigliano secondo varie appartenenze, anche se l’amore per le Doc Martens è dominante. Ci sarà una spaccatura allorquando torna dalla galera Combo portandosi in dote le idee filonaziste apprese là dentro. Di quei film molto britannici, di un cinema che da sempre oscilla tra i poli opposti della rappresentazione dell’aristocrazia più separata e castale e, come in questo caso, della plebe più deprivata.
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