Sostiene Pereira, Rai Storia, ore 21,31.
Il romanzo di Antonio Tabucchi fu un successo clamoroso (era il 1994), impiantando negli italiani un titolo che sarebbe diventato proverbiale. Segue due anni dopo questo film di Roberto Faenza, che però non ripete il successo fuori misura del libro. L’uno e l’altro oggi ci appaiono remoti, sfuocati, legati a un’altra sensibilità e a un’altra Italia, anche. Tipicissima storia che si potrebbe dire d’impegno civile e antifascista ambientata nella Lisbona di Salazar del 1938 (Tabucchi, come si sa, era uno studioso della cultura e della letteratura portoghesi). Con un mite professore assai everyman del tutto avulso dalle contraddizioni del suo presente, ma che imparerà a fare i conti con la realtà e con la storia quando conoiscerà alcuni militanti anti-regime. Niente per lui sarà come prima. Il meglio del film resta Marcello Mastroianni, al solito straordinario. Con lui Nicoletta Braschi, Stefano Dionisi, Daniel Auteuil.
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