Metro, Rai 1, ore 22,00.
Ci vogliamo perdere un disaster-movie che arriva dalla Russia? Certo che no. Se non altro per vedere come da quelle parti si declina e si adatta un genere così profondamente hollywoodiano. Genere nel cui modello narrativo c’è immancabilmente la responsabilità delle autorità variamente preposte che avrebbero dovuto cogliere i segnali di pericolo e colpevolmente non l’hanno fatto (vedi Lo squalo e L’inferno di cristallo). E allora, in questo film prodotto in quella democrazia non così compiutamente realizzata che è la Russia putiniana si oserà puntare il dito su qualche altolocato o no? Anche perché Metro inizia con infiltrazioni d’acqua nella subway di Mosca (la più bella del mondo per via delle sue monumentali stazioni insieme così sovietiche e profondamente russe) cui non si presta la dovuta attenzione, e naturalmente seguirà catastrofe. Un’onda d’acqua invade il metrò e incomincia la guerra di sooravvivenzxa dei passeggeri intrappolati, e anche dei lavoranti. Mentre la macchina dei soccorsi fa quel che può. Da vedere soprattutto perché cinema di genere made in Russia non se ne vede quasi dalle nostre parti, ed è un’occasione da prendere al volo. Del 2013. Campione d’incasso in patria. Regia di Anton Megerdichev. Cast: Aleksey Bardukov, Sergei Puskepalis e Anatoliy Belyy.
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