Proiezione del film Hassan e Marcus (2008, regia di Ramy Imam, arabo con sottotitoli italiani), tributo all’attore Omar Sharif. Milano, Università Cattolica, aula Pio XI, sabato 5 marzo, ore 7.30 – 19.30 La proiezione si situa nell’ambito di ‘Lingua araba. La festa dell’incontro‘, una due giorni (4-5 marzo) di convegni, relazioni, confronti e anche spettacolo sulla lingua araba organizzata dalla facoltà di Scienze linguistiche della Cattolica.
Non capita spesso di vedere in Italia un film egiziano. Anche se, come in questo caso, si tratta di una delle ultime interpretazione di una star universalmente nota come Omar Sharif, icona del cinema arabofono e mondiale, e di un grande successo in patria. Del 2008, Hasan e Marcus è stato realizzato in Egitto prima di ogni rivoluzione e controrivoluzione di piazza Tahrir (e altre piazze), e con già il tema del fondamentalismo islamico e dello jihadismo assaai protagonista sulla scena mediorientale e nordafricana, ed europea. Partner di Omar Sharif è uno degli attori egiziani più popolari e amati, il comedian Adel Emam: insieme interpretano una storia di scambi ed equivoci assai divertente e che però tratta, sorridendo e facendo sorridere, la questione capitale degli anni Duemila, l’integralismo religioso. Omar Sharif è un devoto musulmano, Adel Emam invece un cristiano (che, ricordiamolo, in Egitto sono quasi dieci milioni), entrambi minacciati dagli estremisti fanatici della proprio fede. Tant’è che saranno costretti a mascherarsi e ad entrare in una programma di protezione scambiandosi le identità: il musulmano si fingerà un cristiano, e viceversa. Con tutte le goffaggini e gli effetti comici che si possono immaginare. Una trasparentissima parabola sulla necessità della comprensione reciproca, di mettersi letteralmente nei panni dell’altro, e anche un film che diplomaticamente distribuisce tra i due campi responsabilità ed eventuali colpe. L’estremismo cristiano e quello islamico sono in Hasan e Marcus equiparati e considerati ugualmente pericolosi, il che non corrisponde esattamente alla realtà dei fatti. Eppure, nonostante questa cautela, il film ha sollevato nel mondo arabo enormi polemiche, ma è stato anche un enorme successo popolare. Andatevelo a vedere, se potete.