Pompei di Paul W.S. Anderson (2014). Rai 2, ore 21,17.
Pompei è tra i luoghi più amati e frequentati dal cinema, fin dagli esordi. Il primo film sul tema Vesuvio eruttante e le città sottostanti sepolte è un cortometraggio del 1908 tratto dal romanzo ultrapopolare Gli ultimi giorni di Pompei. Da allora se ne son visti di ogni. Questo di stasera è il più recente, un colossalone che porta la firma di Paul W.S. Anderson, uno dei molti Anderson del cinema d’oggi, per capirci il regista di Resident Evil nonché marito di Milla Jovovich. Il quale, coerentemente con la sua filmografia, la mette sullo spettacolo muscolare-action con uso e abuso di effetti speciali digitalizzati. Incrociando la tradizione Il gladiatore di Ridley Scott, e mettendoci pure un bel po’ di sesso alla maniera della serie Roma. Si parte da lontano, dall’Anglia sotto dominio romano, dove un giovane gladiatore si fa notare. Tant’è che lo portano a Pompei ad allietare la nomenklatura per lo più sadica e corrotta dell’impero. C’è un villain interpretato da Kiefer Siutherland, ci sono amori proibiti e impediti dai potenti. E c’è lui, Milo, il gladiatore che osa infrangere le regole e che verrà condannato a morire nell’arena. Ma a scompaginare i piani dei malvagi arriva il Vesuvio eruttante lapilli, ceneri e quant’altro. Con Kit Harington, Emily Browning e Carie-Ann Moss. Stroncatissimo dai critici superciliosi, ma se ci si lascia andare allo spttacolo se ne può anche cavare un certo godimento (io amo i Pompei-movies, amo il peplum).