Zodiac, Rete 4, ore 23,42.
Secondo IndieWire, il miglior film di sempre di David Fincher. Bello ma non così amato, Zodiac, almeno in Italia, dove la critica istituzionale l’ha ignorato o liquidato come uno dei tanti noiracci di serie inferiore. Ma Fincher è un autore, uno con una visione di cinema, tra i più bravi oggi a immergersi nel – e restituirci il – torbido e il malsano. Con Zodiac torna nel 2007 a raccontare un serial killer, come già aveva fatto nel film che lo aveva lanciato, Seven. Solo che stavolta l’assassino appartiene alla cronaca nera americana, anzi nerissima, è l’uomo che terrorizzò la San Francisco fine anni Sessanta uccidendo e lasciando messaggi in codice in segno di sfida e spregio (le sue gesta avrebbero ispirato di lì a poco il primo Dirty Harry di Clint Eastwood, Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo). Film cupo, duro, anche malato, forse il più ambizioso di Fincher ma non il preferito dal pubblico, nonostante la presenza di tre attori formidabili, Robert Downey jr, Mark Ruffalo e Jake Gyllenhaal. Da recuperare. Gran ricostruzione d’epoca. Script di James Vanderbilt di cui abbiamo appena visto Truth, da lui non solo sceneggiato ma anche diretto
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