Film stasera in tv: LA RIBELLE (giov. 7 apor. 2016, tv in chiaro)

La ribelle di Aurelio Grimaldi, Iris, ore 23,46.
ribelle_stefano_dionisi_aurelio_grimaldi_009_jpg_qqadRiconsiderare Aurelio Grimaldi. Rivalutarlo. Una rassegna dei suoi film, un ciclo, una personale da qualche parte, per favore. Perché il siciliano Aurelio Grimaldi è un vero outsider del nostro cinema, un autore indipendente nel senso più pieno, uno che ha percorso un tragitto assai personale sempre a lato del sistema-cinema e dei suoi poteri più o meno forti. Solo che da quando è incappato nel disastro di Il macellaio, il film che doveva lanciare in cinema Alba Parietti e che invece l’ha distrutta sul nascere, Grimaldi è entrato nel cono d’ombra. Regista comunque e sempre controverso, autore di un cinema spesso lumpenproletario e sociomarginale di netta derivazione pasoliniana. Da La discesa di Aclà a Floristella al mitologico Le bottane a Nerolio, il film più fedele a Pasolini che si sia mai visto. A me parecchie delle sue cose son molto piaciute, e mi sento di consigliare caldamente la visione di questo La ribelle, primi anni Novanta, con una Penelope Cruz arrivata dai set di Almodovar e non ancora diva hollywoodiana: nella parte di una ragazzetta siciliana inquietissima e sbandata e naturalmente ribelle, che si inguaia con uomini sbagliati, si mette contro la famiglia, si gioca la rispettibilità restando pure incinta. Che a quel tempo e in quegli ambienti era un guaio. Con anche due attori assai legati allora a certo cinema poco allineato, Marco Leonardi e Stefano Dionisi. Più Lorenza Indovina e Laura Betti quale madre superiora, e solo questo basterebbe.

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