B come Movie: in mostra a Milano poster da un cinema falso-ma-vero

B come Movie – Truly Fake Cinema Posters. Esposizione a Milano, via Corsico 3 (MM2 Porta Genova), presso Brandstorming Concept Store. Fino al 17 aprile 2016.
12980499_10154149248071518_387247382_n13014893_10154149247886518_992834638_nPescare nella cantina di un’amica certe meravigliose locandine dei nostri B-movies anni Settanta, purtroppo assai rovinate. E resuscitarle, insufflare loro una vita parte seconda. Ritagliarle, smembrarle, rimontandone i frammenti secondo la tecnica del collage fino a creare nuove affiche di nuovi film fintissimi eppure verosimili. B-movies virtuali, proiettabili e forse già proiettati in universi paralleli, in un altrove da raggiungere attraverso una faglia nello spazio-tempo. È l’operazione B come Movie realizzata da Vincenzo Progida, illustratore milanese (illugrafista, si autodefinisce) per testate come Il Corriere della sera, Vanity Fair e Focus. Anche con parecchi precedenti importanti nel lavoro grafico editoriale. B come Movie la si può vedere a Milano in via Corsico 3 fino a domenica 17 aprile. Una collezione concentrata, una collezione-capsule di poster di film immaginari ma tutti rigorosamente affini ai nostri avventurosi, erotici, western. poliziotteschi, thriller degli anni Settanta, la Golden Era dei B movies all’italiana esportati e amati in tutto il mondo. Ci si diverte a ritrovare, decontestualizzati dai loro film d’origine e ricontestualizzati, Bud Spencer, Giuliano Gemma, Barbara Bouchet, e altre facce e corpi di attori che anche i più fanatici ed estremi amanti dei generi faticherebbero a riconoscere. Il bello è che in questi collage – realizzati manualmente, altro che digitale – ogni corpuscolo, ogni tessera, ogni frammento va a inscriversi in un nuovo insieme perfettamente coerente e concluso, innescando una nuova narrazione: senza che tra le parti ci siano le fratture, i bordi di altri collage d’artista (Mimmo Rotella, per fare un nome illustre). Da uno dei manifesti una faccia femminile ti osserva severa con una fissità da icona bizantina, ed è uno strano approdo, quasi nel territorio del sacro, per il cinema selvaggio e istintuale che ne è l’origine. La serie B come Movie si inserisce nei Ritagli di tempo che da anni Vincenzo Progida realizza: “collage analogici composti con frammenti”, precisa VP, “di periodici e libri pubblicati nel secolo scorso. O, come in questo caso, di poster di cinema. Altre informazioni e altri lavori di Vincenzo Progida su www.ritagliditempoblog.com

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