Inserzione pericolosa, la7d, ore 21,10.
Che gran figura del cinema, lo svizzero Barbet Schroeder, e quanto sottovalutato. Chiunque abbia avuto a che fare anche marginalmente con la Nouvelle Vague è stato monumentalizzato, quasi divinizzato. Lui resta ancora defilato, in attesa della consacrazione, nonostante un curriculum nouvellevaguista da urlo. Collaboratore dei Cahiers negli anni più caldi e decisivi. Assistente di Godard in Les Carabiniers. Fondatore in quei primi anni Sessanta di Les Films de la Losange, mitologica casa di produzione che ha segnato la storia del cinema più autoriale. E, non bastasse, regista in proprio. Con film come More e La vallée che catturarono meglio di ogni altro gli sballi e certe derive, estreme fino al delirio, della generazione dei Sixties. Avrà poi come autore una carriera errabonda e apolide, e anomala, tra piccoli film e produzioni anche hollywoodiane di gran successo, come Il mistero Von Bülow. Nel 2000 riesce a piazzare un capolavoro inquietante e malato come La vergine dei sicari, l’anno scorso ha segnato il festival di Cannes con il suo discontinuo ma in parte meraviglioso Amnesia. Lungo, troppo lungo premabolo per dire che un suo film merita sempre, perché anche nelle sue trasferte in giro per il mondo Barbet Schroeder ha sempre mantenuto una consapevolezza del male tutta europea, e uno sguardo disincantato, e un tocco tagliente. Non si smentisce in questo Inserzione pericolosa del suo periodo americano (anno 1992), ennesima variazione sull’eterno tema del doppio, stavolta tutto femminile. Siamo a New York. Allie, che ha appena lasciato il fidanzato, mette un’inserzione per trovare una ragazza con cui dividere l’affitto. Ma Hedra, che sembra essere inizialmente la roommate perfetta, si rivelerà una psicopatica e per Allie saranno guai grossi. E per il suo ex andrà anche peggio. Un thriller gelido e perverso, puro Barbet Schroeder. Con Bridget Fonda e Jennifer Jason Leigh.
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