Una ragione per vivere e una per morire di Tonino Valerii, Iris, ore 23,00.
Tonino Valerii è un nome di lusso del nostro cinema di genere, con in curriculum gran bei risultati, come I giorni dell’ira e Vai gorilla. E come questo western del 1972, in una stagione di maturità piena e anche primo declino di uno dei filoni più prolifici della nostra cineindustria. Produzione di ambizioni internazionali, con una solida storia e tre interpreti di peso come James Coburn, Telly Savalas e il nostro Bud Spencer. Il colonnello nordista Pembroke ha un conto da regolare con se stesso e con la storia nazionale, che lo ha rubricato alla voce traditori & pusillanimi. Anni prima difatti ha abbandonato il forte di cui era responsabile al nemico (ma era sotto ricatto, avendo i cattivi preso in ostaggio la sua figliola). Adesso vuole tornare là, riconquistare il forte e riabilitarsi, e per riuscirci arruola un manipolo di sette condannati al patibolo promettendo loro la salvezza in cambio della fattiva collaborazione nell’impresa. Ricorda Quella sporca dozzina? Certo, cui peraltro guarda anche il nuovissimo Suicide Squad adesso al cinema. Valerii dirige con grande sicurezza, con l’autorità del regista da massima serie.
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