La guerra dei vulcani di Francesco Patierno, Rai Storia, ore 21,35.
Gran bel documentario del 2011, e appassionante, di Francesco Patierno. Documentario che, partito da Venezia, ha poi fatto il giro di molti festival, piacendo parecchio. Anche perché ricostruisce e ripropone una storia irresistibilmente italiana di quelle che fanno impazzire il mondo, con al centro persone che si chiamano Roberto Rossellini, Anna Magnani e Ingrid Bergman, e scusate se è poco. La guerra dei vulcani, bellissimo titolo, è quella che oppone il Rossellini (con la consorte Bergman) di Stromboli alla Anna Magnani interprete di Vulcano di William Dieterle. Una rivalità filmica che è anche rivalità privata che è anche rivalità teritoriale e di campanile, se possiamo così dire, tra due isole delle Eolie. Un vertiginoso intreccio, servito pronto dalla vita, che Patierno ci restituisce partendo da un siciliano di talento amante (e realizzatore) di cinema, Francesco Alliata, il quale fonda la Panaria film proponendo – siamo a cavallo tra anni Quaranta e Cinquanta – a Rossellini, allora maestro internazionalmente riconosciuto di quella cosa chiamata neorealismo, di girare in un’isola delle Eolie. Non se ne farà, apparentemente, niente. A quel tempo il regista di Roma città aperta ha una burrascosa (e come sarebbe potuto essere altrimenti?) storia privata con Anna Magnani. Poi vien scoperta la famosa lettera da Hollywood di Ingrid Bergman, e sarà tra l’italiano e la diva internazionale colpo di fulmine professionale, cui seguiranno amore e matrimonio e figli. Bergman spodesta Magnani come centro degli interessi privati rosselliniano, e sarà sotterraneo conflitto. Sicché quando Rossellini gira – rifacendosi alle idee di Alliata? chissà – il meraviglioso Stromboli con la sua nuova musa, Magnani ingaggia l’hollywoodiano specialista in mélo William Dieterle (e però di origine mitteleuropea) e con lui va al contrattacco interpretando uno speculare Vulcano. Cinematograficamente stravincerà la coppia Rossellini-Bergman, Vulcano non avrà il successo sperato e ancora oggi resta un film semisconosciuto. Patierno ce ne mostra spezzoni e frammenti, e insieme ci racconta tutta la storia. Che è una fantastica storia di cinema.
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