L’ussaro sul tetto, 7Gold, ore 21,10. Martedì 15 novembre 2016.
Feuilleton di immenso successo in Francia (molto meno in Italia) messo in scena e illustrato – nell’anno 1995 – con gran gusto dal Jean-Paul Rappenau del Cyrano (che anche qui ricorre per costumi e scenografie al magnifico duo Ezio Frigerio-Franca Squarciapino). Un carbonaro italiano inseguito – siamo nel 1832 – da sicari austriaci si rifugia nella Savoia, mentre intorno infuria il colera. Incontrerà una nobildonna con cui sarà amore. Lui è un fisicissimo Olivier Martinez, lei una Juliette Binoche nella sua stagione migliore. Tratto da Jean Giono. Carbonari e contesse: ricorda qualcosa? Sì, ricorda la prima parte di Noi credevamo di Martone, cui L’ussaro sul tetto si apparenta per tema risorgimental-cospirativo, ma da cui si distanzia per scelta stilistica. Rappenau è anche il regista di quel Gli sposi dell’anno secondo sul cui set si incontrarono Jean-Paul Belmondo e Laura Antonelli.