Che fine ha fatto Baby Jane?, Tv 2000 (canale 28 dt), ore 21,05. Mercoledì 18 gennaio 2017.
Vertice del cinema macho-camp di Robert Aldrich, uno che riusciva a miscelare il tocco spiccio, duro e ipervirilista con il gusto (e disgusto) barocco e ultrakitsch da subcultura queer. Qualcosa di unico nella storia del cinema. Aldrich era in grado di girare un bellico come Quella sporca dozzina e subito dopo un film lesbo-trash come L’assassinio di Sister George. Questo Che fine ha fatto Baby Jane? del 1962 è il suo film più celebre, un successo mostruoso in tutto il mondo, ed è un capolavoro del cinema, del cinema alto e del cinema basso, colto e popolare, maschile, femminile e transgender. Un horror definitivo su quel groviglio di vipere che possono essere le famiglie, e nella fattispecie i rapporti tra sorelle. In questo sanguinolento thriller della psiche e dell’anima si va a fondo nelle turpitudini parentali e nel basso inconscio come e più di un Ingmar Bergman (e soprassediamo su Woody Allen, va’). La storia raccontata in Che fine ha fatto Baby Jane? è cosa nota. Due sorelle: Jane è una bimba prodigio del vaudeville e, accompagnata dal papà, con i suoi numeri musicali e le sue mossette raccoglie trionfi in tutta l’America, mentre Blanche no, lei non è una baby star, e se ne sta in disparte invidiando la sorella. Ma da grandi la situazione si capovolge. Blanche diventa una diva del cinema, Jane finisce dimenticata da tutti. Fino a quando un misterioso incidente non riduce Blanche sulla sedia a rotelle stroncandole la carriera. Di lei si occuperà l’inacidita Jane, angariandola, facendole pagare il successo con ogni sorta di tortura psicologica e fisica che la poveretta, costretta all’immobilità, non può evitare. Scene di granguignol indimenticabile. Ma la rivelazione finale sarà sconvolgente. Macabra messinscena di morti viventi che già sono spettri e non lo sanno. Genialmente Aldrich chiama due dive della grande Hollywood sul viale del tramonto, Bette Davis e Joan Crawford, e le fa confrontare in un duello che resterà nella storia del cinema. Scene apicali: Bette Davis che, vecchia e rugosa e folle, si traveste da Baby Jane e rifà se stessa bambina, tra i momenti più sublimemente turpi che il cinema ci abbia mai dato. Film da vedere e rivedere, come si conviene alle leggende.
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