Io sono nata viaggiando, docu su Dacia Maraini, Rai Storia, ore 22,06. Sabato 15 luglio 2017.
Esistenza, opere e frequentazioni (illustri, ovviamente, si va da Alberto Moravia a lungo compagno di vita e lavoro a Pasolini a Maria Callas) di Dacia Maraini, scrittrice e da quasi sessant’anni presenza centrale di certa scena intellettuale italiana. Una vita anche mirabolante, che merita eccome di essere raccontata, e a raccontarla al filmmaker Irish Braschi è lei stessa. Figlia dell’etnologo e studioso di culture lontano-orientali Fosco Maraini (figura enorme, altroché) e di Topazia Alliata, di aristocratica famiglia siciliana di Bagheria, i suoi primissimi anni li passa in Giappone, dove il padre si era trasferito per lavorare in un’università e aveva condotto la famiglia. Siamo alla fine degli anni Trenta: di lì a poco sarà la seconda guerra mondiale e quando nel 1943 l’Italia alleata del Giappone firma l’arstizio con gli alleati i Maraini, visti cnme nemici e traditori, sono internati in un campo di prigionia giapponese fino al 1946. Ritorno in Italia e in Sicilia poverissimi, e sono anni a Bagheria che Dacia Maraini rievocherà più volte nei suoi lavori. Quindi il balzo a Roma, nella Roma di Elsa Morante, Moravia, Pasolini, ed ecco il legame stretto con l’autore di Gli indifferenti e La noia, l’esordio come scritrice e l’immediato successo. Seguiranno gli anni dell’impegno femminista e molto, molto altro, compresi i bestseller internazionali. Vita interessante, anche ardita, e sullo sfondo ma neanche tanto l’Italia nelle sue continue trasformazioni e evoluzioni e involuzioni, sempre osservata con partecipazione, ma sempre mantenendo la distanza di sguardo di chi è nata lontano lontano, dall’altra parte del mondo.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Berlinale 2023. Recensione: LE GRAND CHARIOT di Philippe Garrel. Giusto il premio per la migliore regia
- Berlinale 2023: SUR l’ADAMANT di Nicolas Philibert. Recensione del flm vincitore
- Berlinale 2023, vincitori e vinti: l’Orso d’oro a Sur l’Adamant e gli altri premi
- Berlinale 2023. Recensione: ROTER HIMMEL (Cielo rosso) di Christian Petzold. Partita a quattro
- Berlinale 2023. I FAVORITI all’Orso d’oro (e al premio per la migliore interpretazione).
Iscriviti al blog tramite email
Pingback: 16 fim stasera in tv (sab. 15 luglio 2017, tv in chiaro) | Nuovo Cinema Locatelli