Il commissario Pepe di Ettore Scola, Capri Television (canale 66 dt), ore 22,30. Sabato 22 luglio 2017.
Un Ettore Scola-movie del 1969, prima dei suoi film assoluti come C’eravamo tanto amati o La terrazza. Con ancora un andamento classico da commedia all’italiana, e parecchi debiti benché non dichiarati all’immmenso Signore e signori di Pietro Germi. Anche qui siamo in una sonnolenta città di provincia di privati vizi (sessuali, of course) e pubbliche virtù. Con un integerrimo commissario – è Ugo Tognazzi – che si trova a indagare su certe faccende nascoste, scoprendo un verminaio, una corruzione diffusa che tutti coinvolge, in alto e in basso nella scala sociale. Si affaccia il tema del buon commissario di polizia bloccato dai poteri forti, da un compatto sistema di affari loschi, collusioni, complicità, che negli anni Settanta diventerà uno degli assi narrativi del poliziottesco. Silvia Dionisio è la bellissima, anche lei invischiata nell’ipocrisia e nel vizio diffusi. Moralista e indignato, come no. Quando l’omosessualità veniva chiamata pederastia e inclusa nel repertorio delle degenerazioni borghesi e piccolo-borghesi da condannare. Già, nel metterla alla gogna ci cascava anche il cinema de’ sinistra come Il commissario Pepe.
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