Film stasera in tv: CINQUE DITA DI VIOLENZA (ven. 29 sett. 2017, tv in chiaro)

Cinque dita di violenza, Capri Television (66 dt), ore 22,30. Venerdì 29 settembre 2017.
Fondamentale. Un pezzo di storia del cinema di genere. Il film che nel 1972 impose in Italia il cinema hongkonghese del kung-fu, anzi il cinema di Hong Kong tout court. Fu qualcosa di esplosivo (e non solo in Italia) che avrebbe ridisegnato la stessa mappa cinematografica mondiale. Cinque dita di violenza disgustò i signori e le signore della critica bon ton e il pubblico allora borghese delle prime visioni, ma incantò proletari, sottoproletari e suburre incassando l’iradiddio di lire. Mi ricordo i truci manifesti, con la il pugno insanguinato del completamente ignoto da noi protagonista. Un successo che aprì il mercao ialiano, e di tutto l’Occidente, all’ondata sucessiva del cinema di arti marziali made in HK, e alla leggenda Bruce Lee. Che qui ancora non compare (i suoi film ariveranno subito dopo sulla scia proprio di Cinque dita di violenza). Producono naturalmente i mitologici fratelli Shawn, cui si deve l’esportazione del cinema popolare di Hong Kong in ogni angolo del pianeta, qualcosa che avrebbe segnato per sempre la stessa storia del cinema (come ha perfettamente capito il Mark Cousins di The Story of Film, di cui proprio stasera va in onda su Rai5 il quindicesimo e ultimo capitolo). Incantarono dei kung-fu movies la violenza stilizzata e coreografata, gli scontri e i combattimenti danzati e acrobatici come non si erano mai visti da noi, e nemmeno immaginati. In Cinque dita di violenza, su cui gli Shawn Brothers non avevano neanche molto investito considerandolo un film seriale come tanti, il protagonista è un giovane uomo mandato dal suo maestro di kung-fu a un torneo. Con la missione ovviamente di vincere, e di impedire che a trionfare siano alcuni cattivissimi di una banda che mira a sottomettere e controllare criminalmente il territorio. E che se prevalesse con i uomini al torneo acquisterebbe agli occhi del popolo la legittimazione a comandare. Dunque si tratta di un’impresa sportiva e insieme di giustizia quella che aspetta il giovane protagonista. Lo interpreta Lieh Lo, star del genere prima che l’ascesa irresisibile di Bruce Lee lo offuscasse. Ovviamente considerato imprescindibile da Quentin Tarantino.