20 film stasera in tv (giov. 5 ott. 2017, tv in chiaro)

Edge of Tomorrow

Edge of Tomorrow

Invictus

Invictus

La frode

La frode

Kingsman

Kingsman

Cliccare sul link per la recensione di questo blog. Alcune schede si riferiscono a una precedente messa in onda:

Apollo 13 di Ron Howard, Iris, ore 21,00.
Invictus – L’invincibile di Clint Eastwood, Cine Sony (55 dt), ore 21,00.
Kingsman: The Secret Service, Rai 4, ore 21,04.
Intrigo a Stoccolma di Mark Robson, Tv2000, ore 21,05.
Adoro. Meravigliosa spy story hitchockiana primi anni ’60 ma senza Hitchcock, con un Paul Newman scrittore a Stoccolma per i Nobel coinvolto nel rapimento (da parte dei rossi russi) di uno scienziato. Che è il glorioso Edward G. Robinson. Intrigo da guerra fredda ma senza le cupezze di Le Carré e con dentro un che di color rosa alla Sciarada. Lancio di Elke Sommer, che veniva dai B-movies italiani, nei cieli alti dello stardom. Il modello inarrivabile comunque, resta quello di Intrigo internazionale. Hitchcock girerà successivamente un qualcosa di assai somigliante a Intrigo a Stoccolma, Il sipario strappato (sempre con Paul Newman).
Jobs (Get Inspired), Mediaset Italia2, ore 21,10.
Tutta colpa del vulcano, Rai Movie, ore 21,10.
Commedia francese con il divo Dany Boon che prende spunto dalla mitologica eruzione dell’impronunciabile (figuriamoci, si chiama Eyjafjallajökull) vulcano islandese: evento che bloccò il traffico aereo europeo per giorni. Ecco, si imagina che una coppia sull’orlo del divorzio sia costretta, causa aerei a terra per colpa dela nube vulcanica, ad attraversare insieme dalla Francia alla Grecia mezza Europa per raggiungere la figlia. Indovinate come andrà a finire. Nota: l’idea è stata riciclata nel film Un re allo sbando che l’anno scorso tanto piacque alla Mostra di Venezia.
27 volte in bianco, la5, ore 21,10.
The Putin Interviews di Oliver Stone, Rai 3, ore 21,15.
La frode con Richard Gere, Rete 4, ore 21,15.
Edge of Tomorrow – Senza domani di Doug Liman, Italia 1, ore 21,20.
Witness –Il testimone di Peter Weir, Paramount Channel, ore 21,20.
Mio caro assassino di Tonino Valerii, Capri Television (66 dt), ore 22,30.
La donna del tenente francese di Karel Reisz, Paramount Channel, ore 23,30.
L’iniziazione di Gianfranco Mingozzi, Cielo, ore 23,15.
Qualche settimana fa Charlotte Rampling, nel suo sopeech di ringraziamento al festival di Venezia per la Coppa Volpi ricevuta per Hannah, ha ringraziato i suoi registi italiani, partendo da Gianfranco Mingozzi che nel 1968 la volle giovanissima e quasi sconosciuta per il suo Sequestro di persona. Un autore oggi quasi rimosso, Mingozzi, e che pure tra anni Sessanta e Settanta diede al nostro cinema qualcosa di buono, film come Trio, Sequestro di persona appunto, e soprattutto quel Flavia, la monaca musulmana che trattava di tempestosi rapporti tra cristiani e Islam ai tempi delle invasioni saracene delle nostre coste, e che sarebbe il caso di ritirare fuori (oltretutto c’è una meravigliosa Florinda Bolkan). Nel 1987, in tempi ormai di decadenza del nostro cinema, gira questo erotico con la diva del momento, Serena Grandi, lanciatissima dopo il trionfo di Miranda di Tinto Brass. Storia classica dell’iniziazione al sesso di un ragazzo, con però qualche ambizione e pretesa, essendo tratta da un racconto di Guillaume Apollinaire: nel tentativo – si suppone – di dare dignità all’ennesima parata di nudi e bollori e languori che in quegli anni popolavano gli schermi. Un sedicenne in vacanza si ritrova a vivere in una villa abitata solo da donne. Sarà molto concupito, farà molto l’amore, e tre resteranno incinte. Ma tutto si sistemerà. Produzione italo-francese con nomi illustri dentro, da Claudine Auger a Marina Vlady. E, occhio, c’è pure una giovanissima Virginie Ledoyen.
Pride and Glory, Rete 4, ore 23,29.
Colin Farrell e Edward Norton fratelli poliziotti. Cupo, duro. Il fratello onesto (Norton) si imbatte nel marciume del distretto per cui lavora come detectrive. Scoprirà che il corrotto è gli chi sta più vicino.
In Time di Andrew Niccol, Italia 1, ore 23,30.
Distopico parecchio buono di un regista discontinuo ma sempre interessante come Andrew Niccol. Che stavolta mette in scena un unquietante nostro domani prossimo e possibile dove è il tempo il massimo valore, la merce più ambita. Perché ognuno ha in dotazione alla nascita 25 anni, scaduti i quali implode, muore: un patrimonio che può decidere di spendere come vuole, ma che può anche incrementare secondo metodi accuratamente codificati e regolati dalle supreme autorità. Me lo ricordo niente male, anche visivamente interessante, in un’America dei margini e della provincia dominata dalla gessosità del cemento. Con Amanda Seyfried e Justin Timberlake.
Shanghai Surprise con Madonna, Italia 7Gold, ore 23,30.
Guilty pleasure! Il film che avrebbe dovuto lanciare come grande attrice Madonna e che si rivelò invece un flop colossale, stroncandole ogni futura chance grabdeschermica. Un mélo esotico come certi vecchi classici lontani di Holywood – siamo nella Cina premaoista del 1937 tra loschi traffici e avventurieri – con la rockstar oquale improbabile missionaria. Con lei c’è il suo allora (manesco) marito Sean Penn.
Steve Jobs: The Man in the Machine di Alex Gibney, Mediaset Italia2, ore 23,45.
Le streghe di Eastwick di George Miller, Iris, ore 0,16.
L’educazione fisica delle fanciulle, Rai Movie, ore 0,45.
Un titolo da sexploitation anni Settanta, eppure a questo film di John Irvin capitò di essere presentato – era il 2005, mica un’era glaciale fa – in prima mondiale a Venezia. Tratto da un racconto del Franz Wedekind della celeberrima Lulu, ci fa entrare in un collegio tedesco per fanciulle di buona famiglia ove si educa – siamo tra Otto e Novecento – alla musica e alla danza, oltre che alle buone maniere e al saper stare in società. Ma dietro alla facciata perbene si nasconde naturalmente un orrido segreto. Con Jacqueline Bisset. Da inserire nel filone, sempre con una qualche tendenza al voyeurismo, delle ragazze in uniforme variamente intrappolate in situazioni oscure. E chissà se il Bruce La Bruce di The Misandrists, film presentato con gran successo alla recente Berlinale e che il genere rivisita, rivolta e sbeffeggia, l’ha visto.

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