Film stasera in tv: LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino (lun. 12 marzo 2018, tv in chiaro). Perché vale la pena rivederlo, almeno un po’

La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Iris, ore 23,26. Lunedì 12 marzo 2018.
Torna stasera in tv quello che, piaccia o meno (e gli haters continuano a essere legioni), è il maggiore film italiano di questa decade. L’unico che si sia imposto in tutto il mondo e ce l’abbia fatta a rinnovare, almeno per lo scintillio di un attimo, i remoti fasti del nostro glorioso cinema della Golden Age, quello dei Fellini, Antonioni, Visconti. Zero premi a Cannes 2013, dove La grande bellezza – titolo ormai entrato nel lessico comune – fu presentato in prima mondiale, ma poi riconoscimenti dappertutto. L’Efa come migliore film europeo. L’Oscar di migliore film in lingua straniera. L’inclusione da parte del British Film Institute nella lista dei cento migliori film degli anni Duemila. E se chiedi a uno straniero di dirti il titolo di un nostro film recente la risposta sarà inevitabilmente: La grande bellezza, nient’altro. Si rassegnino gli odiatori, che furono un’enormità soprattutto in Italia fino dalla sua uscita. Per quanto mi riguarda, non ce la faccio né ad amarlo né tantomeno a considerarlo un capolavoro imprescindibile, trovandolo così programmaticamente e sfacciatamente altoautoriale fino al compiacimento, anzi all’esibizionismo, narcistico. C’è parecchio, troppo, di insopportabile, dal greve simbolismo di giraffe e fenicotteri in una Roma ovviamente metafisica, alla visita della Santa, ma anche, specularmente, molto di sublime, o di qualcosa che al sublime si avvicina. Insostenibile, tronfio, eppure come non si fa a non amare la straziante Sabrina Ferili nella sua migliore interpretazione di sempre. O quel penetrare di notte nei palazzi delabré e fantasmatici. E non si dimenticano i ritratti della nuova volgarità incastonati in una città mai così fascinosa e funerea, se non nella Dolce vita di Fellini (e nel suo Roma). Fellini cui, sarà luogo comune dirlo ma proprio non si può non farlo perché è semplicemente la verità, Paolo Sorrentino guarda fisso, Medusa da cui non riesce a distogliere lo sguardo, finendo con il riproporlo e ricalcarlo in infiniti modi. Peccato che questa di stasera sia la prima versione vista al cinema, scorciata a 142 minuti. Perché un paio di anni fa è circolato per qualche giorno in qualche sala il final cut di Sorrentino, con il ripristino di trenta minuti precedentemente tagliati. Versione che ristabiliva La grande bellezza nella sua dimensione originaria e naturale, ridandogli quel ritmo, quel respiro interno con cui era stato concepito e realizzato. Intanto prepariamoci al nuovo Sorrentino di Loro, su Berlusconi e bunga bunga, di cui proprio oggi è stato rilasciato il primo trailer, e che andrà probabilmente in concorso al prossimo Cannes.
La mia recensione di allora

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