Christine la macchina infernale, Rai Movie, ore 0,00. Mercoledì 14 marzo 2018.
Stephen King è un animista. Le sue storie sono popolate di oggetti che hanno una vita propria, cuore, sentimenti, voglie. Una vera ossessione, questa della cosa umanizzata, che percorre gran parte dell’opera dello scrittore temo – e sottolineo temo – più sopravvalutato (troppo seriale e autoreplicante) degli ultimi decenni. Questo film tratto da un suo romanzo lo illustra esemplarmente. Un ragazzo acquista una vecchia macchina, una Plymouth, quasi rottamata, la restaura e riporta a nuova vita. Ne verrà ripagato con un amore cieco, una dedidzione che sconfina nella gelosia. Christine, così si chiama l’auto, agisce e reagisce come una capricciosa creatura (femminile) soggetta alla forza delle passioni, pronta a punire chiunque si introfuli nella vita del suo padrone o la minacci. Dietro la macchina da presa – siamo nel 1983 – un Joh Carpenter appena reduce dal suo periodo aureo, quello di Distretto 13 e Fuga da New York e ancora animato da una baldanza, un’energia che poi averbbe perso. E se il film fosse meglio del libro?
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