Zodiac, Paramount Channel, ore 21,10. Lunedì 29 ottobre 2018.
Secondo una clasifica stilata da IndieWire, il miglior film di sempre di David Fincher. Bello ma non così amato, Zodiac, almeno in Italia, dove la critica istituzionale l’ha ignorato o liquidato come uno dei tanti noiracci di serie inferiore. Ma Fincher è un autore, uno con una visione di cinema, tra i più bravi oggi a immergersi nel – e restituirci il – torbido e il malsano. Con Zodiac torna nel 2007 a raccontare un serial killer, come già aveva fatto nel film che lo aveva lanciato, Seven. Solo che stavolta l’assassino appartiene alla cronaca nera americana, anzi nerissima, è l’uomo che terrorizzò la San Francisco fine anni Sessanta uccidendo e lasciando messaggi in codice in segno di sfida e spregio (le sue imprese avrebbero ispirato di lì a poco il primo Dirty Harry di Clint Eastwood, Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo). Film cupo, duro, anche malato, forse il più ambizioso di Fincher ma non il preferito dal pubblico, nonostante la presenza di tre attori formidabili, Robert Downey jr, Mark Ruffalo e Jake Gyllenhaal. Da recuperare. Gran ricostruzione d’epoca. Script di James Vanderbilt di cui si sarebbe poi visto Truth con Cate Blanchett, da lui sceneggiato e diretto.
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