La donna che canta (Incendies) di Denis Villeneuve, Rai Movie, oe 23,35. Giovedì 20 dicembre 2018.
Un mio personale cult, un film che adoro anche oltre ogni ragionevolezza. Quello che ha imposto tra 2010 e 2011 all’attenzione di pubblico, stampa, addetti ai lavori (con tanto di candidatura all’Oscar guadagnata nella categoria miglior film in lingua straniera: in questo caso il francese) il canadese-québecois Denis Villeneueve, uno che poi si farà largo anche nel cinema hollywoodiano con Prisoners e Sicario. E che tra due giorni – da giovedì 5 ottobre – sarà nei cinema con il molto atteso sequel Blade Runner 2049, con il quale incredibilmente questo Incendies ha non poche affinità nel’impianto narrativo (si tratta in entrambi i casi di una ricerca delle proprie origini). Un autore come ipnotizzato dal male al lavoro, Villeneuve, e con una speciale abilità, si direbbe una vocazione, nel trasmetterci climi torbidi, malsani, dove si agitano uomini e donne posseduti da forze più grandi e come giocati, sovrastati dal destino. Incendies – preferisco il titolo originale a quello, pur non male, italiano La donna che canta – è film difficilmente assimilabile ad altri anche se prende a prestito qualcosa dal mystery, dalla detective story, dal mélo, è la riemersione del tragico, e anche della tragedia greca, nel secolo breve, nel dannato Novecento delle guerre, dei massacri su vasta scala, della pietà l’è morta. È un film che non ha paura di raccontare e dire l’indicibile, che non arretra di fronte all’orrore e anzi te ne spalanca la visione, il che è esattamente il contrario del cinema dominante e anche della cultura dominante della dolcificazione e dell’attenuazione di ogni asperità. Tratto da una pièce teatrale del drammaturgo canadese di origine libanese Wajdi Mouawad, la ripercorre fedelmente, e però ne accentua attraverso il cinema la vertigine, ne allarga esponenzialmente l’abisso togliendole quella fissità di sacra rappresentazione che poteva avere a teatro per scagliarla in un iper realismo di carne, sangue e ogni possibile fluido corporeo. Sconvolgente, e non si esagera. Montréal.
Jeanne e Simon sono gemelli, la loro madre, Nawal, immigrata a suo tempo dal Libano, è appena morta. Aprendone il testamento, il notaio comunica loro la sua ultima volontà, consegnare due lettere, una al padre che loro credevano morto in guerra e invece no, una al fratello di cui non hanno mai saputo l’esistenza. Un incipit da feuilleton ottocentesco (ebbene sì, c’è anche questo in Incendies, e non è l’ultima ragione del suo fascino). Jeanne parte per il Libano, e comincerà la sua ricerca dei destinatari delle due lettere, ritrovandosi a dipanare a poco a poco la storia della madre, quanto le successe ai tempi della guerra civile, quella in cui si contrapposero ferocemente cristiani maroniti e musulmani. Tutto comincia con Nawal, cristiana, innamorata di un musulmano. Le verrà impedito di sposarlo, e comincerà la sua odissea tra gli orrori. Comincerà con un attentato a un potente delle milizie cristiane, proseguirà con la detenzione in un carcere luridissimo e disumano. Finché si scoperchierà una verità semplicemente impensabile, che obbligherà i due gemelli a riconsiderare la propria identità e il proprio essere nel mondo. Nessuno si salva, in questo film feroce, nessuno può ergersi a incarnazione del bene. Un film che si snoda secondo lo schema della detection, della ricerca di ciò che sta sepolto, e disseminato di twist, colpi di scena, rovesciamenti, attraversamenti da un campo all’altro. La guerra civile libanese degli anni Settanta e oltre come luogo dove l’umano viene meno e riemerge il belluino, dove la ferocia del Novecento raggiunge uno dei suoi vertici, una guerra sezionata e analizzata attraverso una storia privata che è la storia di tutti. E, a proposito di guerra civile libanese, spero non vi siate persi il recente L’insulto: nel caso, recuperatelo.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Torna stasera in tv IL SORPASSO di Dino Risi (mart. 17 novembre 2020)
- Film stasera in tv: ANASTASIA di Anatole Litvak (mart. 17 novembre 2020)
- Film stasera in tv: THE HATEFUL EIGHT di Quentin Tarantino (mart. 17 novembre 2020)
- Film stasera in tv e su RaiPlay: MAPS TO THE STARS di David Cronenberg (ven. 23 ott. 2020)
- Film stasera in tv: SELMA – LA STRADA PER LA LIBERTÀ di Ava DuVernay (ven. 23 ott. 2020)
Iscriviti al blog tramite email