Oliver!, Tv2000, ore 21,05. Martedì 9 aprile 2019.
Sei Oscar nel 1969 – compresi quelli pesantissimi come migliore film e per la migliore regia – assegnati a questo musical made in UK che nel mondo anglofono fu un successo travolgente e che da noi, as usual, non si filò nessuno. Oltretutto maltrattatissimo dalla critica istituzionale e iperideologica di allora che non includeva nei propri orizzonti il genere così peculiarmente anglosassone del film con canzoni e balli, anzi disprezzandolo quale esempio massimo di frivolezza e escapismo e bieca sub-cultura di massa. Ovviamente tratto da Oliver Twist di Charles Dickens, e dunque ecco la storia già raccontata al cinema del povero ragazzino di strada Oliver bullizzato e costretto a delinquere da una banda di coetaneidiretta dal losco Fagin. E poi redentosi grazie all’intervento di un illuminato ricco signore. Dirige il grandissimo Carol Reed, colui che con Il terzo uomo aveva realizzato vent’anni prima uno dei migliori film inglesi di sempre e qui adattatosi a imprese più mercantili. In quel 1969 di svolte e fermenti anche a Hollywood la pioggia di Oscar a un film così sfacciatamente tradizionale e destinato al pubblico delle famiglie fu vista come una resistenza del vecchio sistema-cinema al nuovo che avanzava impetuoso. Oggi Oliver! va valutato con più comprensione e meno furori ideologici. Con il bambino Mark Lester e Oliver Reed. Partecipazione speciale dell’immenso Hugh Griffith (era lo sceicco amico di Lawrence d’Arabia nel film di David Lean).
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