Infanzia clandestina, Rai Storia, ore 21:10. Domenica 10 novembre 2019.
Film argentino del 2011 in cui si racconta, ma dal punto di vista insolito di un ragazzino di 12 anni, il periodo tremendo della feroce dittatura anni Settanta, e della guerriglia che le si opponeva. Dirige Benjamin Avila, che ci ha messo dentro di sicuro parecchio di autobiografico, di lui bambino con madre appartenente alla formazione clandestina dei Montoneros e poi desaparecida. Marito e moglie tornanoa Buenos Aires dall’autoesilio a Cuba per riprendere la lotta armata contro il regime dei generali. Dovranno mimetizzarsi, inventarsi una finta vita di facciata e di copertura. Solo che adesso hanno due figli, e dunque saranno costretti a far vivere pure loro nella clandestinità, con nomi e identità falsi. Il film è lo sguardo del dodicenne Juan su quella vita reclusa, sul peso di dover mentire in classe, ai compagni, agli amici. Con la paura che i genitori vengano scoperti e portati via, ammazzati. Un film che si attiene, senza troppe invenzioni registiche, di stile, a quel che deve raccontare. Un family drama anomalo e angoscioso. Certo, ci si chiede vedendolo se davvero gli ideali politici, della lotta e della miltanza, giustificassero il coinvolgimento di due bambini in una partita così pericolosa.
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