Il cacciatore di Michael Cimino, Iris, ore 21:13. Mercoledì 22 gennaio 2020.
Un gruppo di amici working class festeggia con una rituale caccia al cervo prima di partire per il Vietnam. Dopo, incominceranno la disgregazione, l’incontro con la violenza, il sangue e la morte, la discesa nella follia. Con Apocalypse Now resta il film più bello sul Vietnam, il più sanguinante e doloroso. Ma, divermente da quello di Copola che si erge a affresco emonumento, Il cacciatore si occupa di individui, solo di individui travolti dalla furia della guerra. Non dimenticheremo più certe scene, come il Bob De Niro che in una bisca di Saigon accetta la sfida alla roulette russa con Christopher Walken ormai drogato di morte. La perdita dell’inoivcenza americana nella giungla e nei bordelli del Vietnam. Capolavoro (anno 1978) che lanciò Michael Cimino, destinato a bruciarsi e autodistruggersi, in una della parabole più inquietanti della Hollywood delle ultime decadi. Con Meryl Streep.
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