Il dolce corpo di Deborah di Romolo Guerrieri, Cine34, ore 21:10. Giovedì 30 aprile 2020.
Culto e straculto. Così nasce – è il 1968 – il lounge thriler all’italiana, genere che troverà in Umberto Lenzi il suo massimo esponente (Orgasmo, Paranoia, Spasmo). Stavolta però alla macchina da presa c’è Romolo Guerrieri, il più eccentrico della cinedinastia dei Girolami (fratello di Marino Girolami, zio di Enzo G. Castellari). Segni particolari del genere: ambienti di alta borghesia (o almeno dell’alta borghesia secondo i cliché del cinema italiano di allora), personaggi intimamente corrotti e perversi, sesso e soldi a fare da innesco ai peggio intrighi. Una giovane coppia torna dall’America a Ginevra. Ma le cose si complicheranno quando lui verrà accusato di aver ucciso una sua ex. Attenti, è solo l’inizio di twist e colpi e contraccolpi di scena che ridisegneranno completamente il panorama iniziale della storia. Protagonista Carroll Baker, che poi con Lenzi diventerà l’attrice-feticcio del lounge. E con Jean Sorel, Luigi Pistilli e la smaltata, bellissima Evelyn Stewart.
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