1997: Fuga da New York di John Carpenter, Iris, ore 23:248. Lunedì 25 maggio 2020.
“Sono Jean Plissken”: John Carpenter inventa un eroe del cinema e un fantasy-action meraviglioso, immaginando una New York futuribil-distopica (eravamo nel 1981) trasformata in enorme lager per delinquenti, i peggiori, i più sanguinari, o per gli sfortunati che ci sono finiti dentro. Ma succede qualcosa di imprevedibile: il presidente Usa viene preso ostaggio sull’areo presidenziali da un gruppo di terroristi che vogliono far schiantare il velivolo contro un grattacielo (ricorda niente ? Sottolineo: il film è del 1981). Grazie a un congegno di sicurezza il presidente viene espulso dall’aereo, ma finisce nel bel mezzo della New York-prigione infestata dai peggiopri bastardi e dalle peggiori carogne. Solo un uomo, uno dei prigionieri, Jena Plissken (un Kurt Russell con benda sull’occhio e tatuaggi sui bicipiti che lo trasformeranno in icona), ha fegato e testosterone bastevoli per poterlo andare a cercare e liberare. Così gli danno 24 ore di tempo per riuscire nella missione, se non ce la fa morirà. Incomincia un’avventura destinata a diventare storia del cinema. John Carpenter firma il suo capolavoro, oltre che il suo maggior successo commerciale, dispiegando un immaginario tardopunk, post-atomico e pre-videogame immerso in una notte continua percorsa da presenze sub-umane e oltre-umane. Io lo amo moltissimo. Ricordo che uscì poco prima di Blade Runner e si crearono subito le due fazioni: io ero, e sono tuttora, pro Jena Plissken. Cast stracultistico. Oltre a Russell, Adrienne Barbeau (la si è rivista in anni recenti in Argo di Ben Affleck), Donald Pleasance, Ernest Borgnine e Lee Van Cleef.
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