Giù la testa di Sergio Leone, Rai 3, ore 20:30. Sabato 22 agosto 2020.
L’ultimo western di Sergio Leone, e il più ideologico, quello che esplicitamente intercetta e asseconda fremiti e ideali rivoluzionari di quegli anni (il film è del 1971). E lo fa mettendo in cinema la rivoluzione messicana del 1916, peones versus dittatura reazionaria. Ma l’aspetto politico è, oggi, il più caduco di Giù la testa. Di cui resta soprattutto la descrizione grandiosa, davvero epica, di masse e individui travolti da una Storia sporca, fangosa e cattiva. Rod Steiger è il sottoproletario ribelle istintivo e ‘senza coscienza di classe’, James Coburn il dinamitardo (anzi, esperto in nitroglicerina) irlandese venuto a dare una mano ai sovversivi. Anche se la loro alleanza nasce per svaligiare banche e solo più tardi arriveranno la consapevolezza e la lotta sotto le insegne di Pancho Villa e Zapata. Esemplare parabola di una presa di coscienza politica sintonizzata dagli autori sulla sensibilità di quei primi anni Settanta. Ma a imprimersi nella memoria sono la scena della fucilazione di massa, degna di Eizenstein, e il memorabile, sardonico “Giù la testa, coglioni!” pronunciato dal James Coburn lanciatore di nitro. Mitologico lo score di Ennio Morricone, as usual.
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