18 film stasera in tv (sabato 29 agosto 2020)

La meccanica delle ombre

Il caso Paradine

Cliccare il link per la recesione di questo sito.

The Hateful Eight di Quentin Tarantino, Rai 3, ore 20:30.
Argo di Ben Affleck, Iris,ore 21:00.
Point Break di Kathryn Bigelow, canale 20, ore 21:05.
La seconda ombra di Silvano Agosti, Rai Storia, ore 21:10.
Silvano Agosti è nome di un cinema sessantottardo-contestativo-alternativo oggi rimasto nella memoria di pochi ma pervicaci cultori (Il giardino delle delizie, NP Il segreto). Anche coautore con Marco Bellocchio del fondamentale docu Matti da slegare sull’esperienza dell’antipsichiatria basagliana. E a Franco Basaglia e alla moglie-collaboratrice Franca Ongaro torna Silvano Agosti con questo film del 2000 ricostruendo in forma di fiction, ma con secchezza documentaristica, come lo psichiatra sperimentò da testimone la raccapricciante realtà dei manicomi e elaborò la sua teoria (e pratica) di liberazione. Con Remo Girone e Victoria Zinny.
Star Trek Into Darkness di J.J. Abrams, Paramount Nrtwork, ore 21:15.
I cannoni di Navarone di J. Lee Thompson, la7, ore 21:15.
Ritratto di borghesia in nero di Tonino Cervi, Cielo, ore 21:20.
Cube. Il cubo di Vincenzo Natali, Italia 2, ore 21:20.
Il canadese Vincenzo Natali, quello di Splice per intenderci, gira nel 1997 questo strano, indefinibile, ipnotico oggetto cinematografico. Thriller, noir, fantasy, prison movie. Questo e altro è Cube. Sei persone variamente assortite sono rinchiuse in una cella cubica, incastrata come altre della stessa forma e dimensione in una megastruttura a cubo. Per capirci, una sorta di grande cubo di Rubik che qui diventa un universo concentrazionario. Come fuggire? Come salvarsi? Se dalla cella apri la porta sbagliata rischi di morire, se apri quella giusta sopravvivi ma ti ritrovi in un’altra cella analoga, sempre prigioniero. Eppure la strada per uscire ci deve essere. Un gioco, un sogno, un incubo. Un film astratto e concettuale, costruito secondo rigorosi modelli matematici e ispirato alla cosiddetta Teoria dei giochi e al suo Dilemma del prigioniero.
Il caso Paradine di Alfred Hitchcock, Tv2000, ore 21:20.
Memorie di una geisha di Rob Marshall, Tv8, ore 21:25.
Anche se tratto da un languido e melodrammatico bestseller che molto era piaciuto alle lettrici di tutto il mondo, questo film di Rob Marshall (Chicago, Nine) del 2005 non è stato un grande successo. Eppure la storia è assolutamente appealing per il pubblico più vasto. Nel Giappone del 1929 due sorelle di famiglia povera vengono vendute, una finirà in un bordello, l’altra in una casa di geishe. Seguono avventure e disavventure, naturalmente incapsulate in fascinosi e molto stylish interni giapponesi. Immancabili le scene della cerimonia del tè, rito in cui eccellono le geishe. Uno di quei film la cui condanna è l’estetica patinata e laccata (et pour cause). In Giappone non piacque per niente che a interpretare i ruoli dominanti fossero state chiamate due attrici cinesi, Zhang Ziyi e Gong Li. Non avevano poi tutti i torti a lamentarsi.
Caccia a Ottobre Rosso di John McTiernan, Spike, ore 21:30.
Celeberrimo militar-avventuroso-spionistico del 1990 con un monumentale Sean Connery quale comandante di un sottomarino nucleare sovietico – nome: Ottobre Rosso – in fuga verso le coste USA. Ed è l’atto di nascita su grande schermo della saga infinita di Jack Ryan. Nel cast anche “Peter F
irth as Senior Lieutenant Ivan Yurievich Putin, Political Officer of Red October“. No, non è quel Putin, però che curiosa omonimia.
Se sposti un posto a tavola di Christelle Raynal, Rai Movie, ore 23:00.
One More Jump, documentario di Emanuele Gerosa, Rai Storia, ore 23:00.
Docu recentissimo – è del 2019 – su due ragazzi di Gaza virtuosi del parkour. Poi divisi da scelte diverse: uno rimasto nella città palestinese, l’altro espatriato.
La meccanica delle ombre di Thomas Kruithof, Rai 4, ore 23:15.
Buon thriller politico francese di tre anni fa uscito per pochi giorni in sala e qui alla sua prima tv. Un contabile rimasto disoccupato viene ingaggiato per un lavoro di trascrizione di certe registrazioni telefoniche. Si ritroverà risucchiato in un intrigo mortale. Ennesima variazione sull’archetipo dell’everyman scagliato in una partita più grande per lui. Con François Cluzet e Alba Rohrwacher.
La talpa di Tomas Alfredson, Iris, ore 23:30.
Non ti muovere di Sergio Castellitto, Rete 4, ore 23:50.
La storia infinita di Wolfgang Petersen, Tv8, ore 23:55.
Celeberrimo fantasy anni ‘8o di produzione tedesca tratto da un bestseller clamoroso del tempo. Gran successo, nonostante gli effetti non specialissimi. Canzone-tormentone che ha marchiato una generazione di ragazzini.
Velluto nero di Brunello Rondi, Cine34, ore 0:35.
Sceneggiatore per Fellini (La dolce vita, Otto e mezzo), coregista con Paolo Heusch di un notevole Una vita violenta dal romanzo di Pasolini, regista di un capolavoro vero come Il demonio, Brunello Rondi dopo quegli anni Sessanta memorabili man mano scivola nel decennio successivo in un cinema bis, inesorabilmente minore. Ma sempre distorto e contorto rispetto alla medietà dei generi, sempre con un segno personale, con un’attenzione ai labirinti della psiche, alle accensioni dei corpi nella sessualità. Velluto nero del 1976 si inscrive nel softocore all’italiana di allora raccontando con due star del genere come Laura Gemser e Annie Belle una storia di seduzioni e lesbismi al Cairo, in un’enclave rigorosamente perverso-europea dove il contesto arabo è solo una cornice esotica.

Questa voce è stata pubblicata in cinema, Container, film, film in tv e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.