19 FILM stasera in tv – lunedì 16 agosto 2021 io

‘Sacro e profano’ di Madonna

‘Il profeta’ di Dino Risi

‘The Founder’ di John Lee Hancock

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Ferie d’agosto di Paolo Virzì, Cine34, ore 21:00.
Hostiles di Scott Cooper, Rai Movie, ore 21:11.
Agents Secrets di Frédéric Schoendoerffer, Iris, ore 21:11.
Page Eight di David Hare, la7, ore 21:15.
Il primo di una trilogia spy creata per la Bbc dal drammaturgo, scrittore, sceneggiatore di cinema, regista e pure qualcos’altro David Hare: una firma che è garanzia di lavoro britannicamente ben fatto, solido, senza sbavature. Un agente dei servizi segreti, il mitologico MI5, di nome Johnny Worricker si ritrova tra le mani dopo la morte del suo capo un dossier molto, molto caldo. Che riguarda addirittura il primo ministro. Spionistico di stampo classico, dalle parti per capirci di Le Carré e Graham Greene. Con Bill Nighy, di impeccabile aplomb british, e Rachel Weisz.
Bandits, Cielo, ore 21:25.
Crime story in chiave di commedia con la direzione di Barry Levinson. Due evasi, Bruce Willis e Billy Bob Thornton, si rimettono a rapinare banche (la loro tecnica è prendere in ostaggio la notte il direttore e poi accompagnarlo la mattina al lavoro e farsi aprire la cassaforte). Il sogno è raggiungere il Messico. Incontrano per caso una casalinga disperatissima (Cate Blanchett) che decide di aggregarsi al duo. Gran sfoggio di battute e abilità attoriali e mattatoriali. Sottovalutato, invece niente male.
The Founder di John Lee Hancock, Rai 1, ore 21:25.
The Karate Kid – Per vincere domani di John G. Avildsen, Tv8, ore 21:30.
Veloce come il vento di Matteo Rovere, Rai 5 ore 22:58.
My Name is Tanino di Paolo Virzì, Cine34, ore 23:00.
Uno strano caso di Emile Ardolino, Paramount Network, ore 23:00.
Rom-com con fughe nel fantastico girata da Emile Ardolino dopo Dirty Dancing e prima di Sister Act. Siamo nel genere reincarnazione-ritorno sulla terra, per capirci Il cielo può attendere di Lubitsch e i suoi derivati. Un giovane uomo muore in un incidente: otterrà di tornare tra i vivi sotto una nuova identità. Solo che i ricordi della vita precedente non sono stati cancellati e allora saranno complicazioni e qui pro quo. Per esempio la figlia ormai grande che si innamora di lui. Mah, e però con un gran trio d’attori, Robert Downey Jr., Ryan O’Neal e Cybill Shepherd.
Turks & Caicos di David Hare, la7, ore 23:15.
Secondo episodio della Worricker Trilogy (vedi sopra alla voce Page Eight), sempre, ovvio, con l'(ex)agente Worricker del MI5 incarnato da Bill Nighy. Stavolta siamo alle Turks & Caicos, arcipelago caraibico che è possedimento britannico d’oltremare e paradiso vacanziero ma soprattutto fiscale. In occasione di un non molto trasparente meeting d’affari un businessman viene trovato morto. Con Helena Bonham-Carter, Ralph Fiennes, Winona Ryder, Christopher Walken.
Un piano perfetto di Pascal Chaumeil, Iris, ore 23:20.
Attila flagello di Dio di Castellano e Pipolo, Italia 1, ore 23.28.
Straculto se mai ve ne furono. Clamoroso flop alla sua uscita, questo pastiche finto storico e finto tutto di Castellano e Pipolo con un Abatantuono nella sua selvaggeria più estrema, diventerà poi con il tempo un film riverito dalla critica più oltranzista amante di generi e sottogeneri. Le invasioni barbariche secondo la commediaccia del nostro morente cinema anni Ottanta. Con una sbiottata Rita Rusic, allora signora Cecchi Gori (produce il marito).
Passione ribelle di Billy Bib Thornton, Rai Movie, ore 23:30.
Elvis Presley Show, Rete 4, ore 0:11.
Docu su un’esibizione da leggenda a Las Vegas di Elvis. Era lanno 1970.
Baci e abbracci di Paolo Virzì, Cine34, ore 1:03.
Sacro e profano (Filth and Wisdom) di Madonna, Rai Movie, ore 1:35.
È l’anno 2008 e Madonna, ambizione bionda fatta popstar, decide di buttarsi anche nella regia cinematografica (rivalità con l’allora marito Guy Ritchie?). Ne esce questo Filth and Wisdom stroncatissimo dalla critica dell’anglosfera ma, secondo il mio modesto parere, non così malvagio, anzi con uno sguardo fresco e un tocco veloce in grado di restituire certa nuova bohème esistenzial-artistica. Tre personaggi in un interno londinese (all’epoca mi pare Madonna abitasse proprio a Londra), un ragazzo(ne) aspirante rockstar venuto dall’Ukraina che si mantiene lavorando di notte come prostituto-dominatore per voglie sado & maso; una ballerina di lapdance in attesa di diventare famosa come vera danseuse; una farmacista almeno lei senza ubbie artistiche che vorrebbe solo andare in Africa a “salvare i bambini dalla carestia”. Naturalmente a rubare la scena è lui, interpretato alla grande da Eugene Hütz, allora frontman della band gipsy punk (ma che vorrà mai dire?) dei Gogol Bordello. Irresistibile. Se il film merita una visione, e la merita, lo si deve a lui. Quanto a Madonna, non se la cava male in questo cinema indie vagamente neo-nouvellevaguistico. Peccato che poi, alla seconda prova registica, si incaglierà nell’ennesima cineversione dell’ormai insopportabile storia Edoardo-Wallis.
Il profeta di Dino Risi, Rete 4, ore 2:28.
Un Risi degli anni Sessanta non è mai da trascurare, anche se finito, come questo suo Il profeta, nelle catacombe del cinema dimenticato e rimosso. Del fatal anno 1968, Il profeta cerca di intercettare (alla sceneggiatura c’è anche Ettore Scola, oltre a Ruggero Maccari e allo stesso Dino Risi) certe tensioni e torsioni e inquietudini giovanil-ribellistiche, certi hippismi d’importazione subito addomesticati in moda vestimentaria. Difatti vi si racconta di un signore che, stanco del fracasso e della pazza folla, si ritira a fare l’eremita sui monti dell’alto Lazio (e più che ai guru d’Oriente qui si pensa a Celestino V). Verrà scovato da una troupe televisiva diventando, purtroppo per lui, famoso. Fine del romitaggio. Il già profeta scenderà a valle e verrà pure lui corrotto dalla modernità. A suo tempo non si capì bene quale fosse il bersaglio della satira al solito acidissima di Risi, ma oggi il film potrebbe rivelare a una nuova visione sottotesti e strati di signficato allora non percepiti. Risi torna a dirigere il suo attore preferito, Vittorio Gassman, che letteralmente adorava (“ne ero innamorato”, dice nella meravigliosa intervista rilasciata a Fabrizio Corallo: la trovate come Dino Risi Forever su RaiPlay, guardatela, ne vale la pena). C’è anche Ann Margret, al secondo Risi-movie dopo Il tigre dell’anno prima.
L’ultima estate a Tangeri di Alexandre Arcady, Rai Movie, ore 2:55. Anche su RaiPlay.

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