Terramatta – Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano, Rai 5, ore 21,10.
Vincenzo Rabito chi? Un’incredibile storia, la sua. Rabito è un cantoniere siciliano nato nel 1899 in provincia di ragusa e diventato post mortem, e assai paradossalmente per un semianlfabeta, un caso letterario. Tutto comincia nei primi anni Duemila quando approda all’Archivio diaristico nazionale di Pieve di Santo Stefano il dattiloscritto dell’ormai defunto Vincenzo Rabito. Il quale, in una lingua furiosamente e prodigiosamente reinventata (non era mai andato a scuola, aveva imparato a leggere da sola e da quelle letture aveva ricavato una sua personale scrittura) racconta la sua vita. La miseria dell’infanzia, la grande gierre a il grande massacro con la morte di suoi amici e compagni, l’adesione al fascismo, il lavoro in ferrovia, il ripudio del fascismo e la militanza comunista Quasi un secolo di storia nazionale attaverso il particolare e solo apparentemente periferico, laterale, minore punto di vista di un proletario siciliano. Il diario vince il Premio Pieve e viene poi pubblicato, in un’edizione assai accurata, da Einaudi. Nel 2012 Costanza Quatriglio ne ricava questo film, ricorrendo a una voce narrante che legge molte pagine del diario, più materiale d’archio e immagini che cercano di ricostruire e rievocare il mondo di Rabito.
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