La contessa scalza, Rete Capri, ore 22,30.
Gran melodramma di Joseph L. Mankiewicz del 1954, con una Ava Gardner all’apice del suo fulgore e del suo status divistico. Per il regista, un altro film di riflessione e analisi dello showbusiness dopo Eva contro Eva, e se là era il teatro l’oggetto, qui il cinema. Con una struttura narrativa assai arrischiata e coraggiosa per i tempi, soprattutto per una produzione made in Hollywood. Si parte infatti dal funerale della star cinematografica Maria Vargas (il che lo colloca in un ambito feticista-funerario di un altro memorabile film sul cinema, Viale del tramonto), si continua con la ricostruzione della sua vita e della sua carriera, ascesa trionfi decadenza con amori e oassioni contrastatissimi, secondo il punto di vista di tre uomini che le son stati variamente vicini. Lo scrittore e regista Harry Dawes, che la scopre ragazza danzante a piedi nudi a Madrid. L’addetto stampa Oscar Muldoon, che la segue nella sua avventura hollywoodiana. Il conte italiano Vincenzo Torlato-Fravrini, che la sposerà e la porterà in Italia in una magione sinistra che ricorda quella dell’hitchcockiano Rebecca. Sarà dramma, anzi tragedia, innescata dall’impotenza del conte e dal conseguente tradimento di Maria. Un fiammeggiante melodramma asciugato dal nitore registico di Mankiewicz, sempre elegantissimo e di modi stilizzati anche nei frangenti narrativi più scatenati. Un vero film di culto, adorato da legioni di fans. Grandissimo cast. Insieme a Ava Gardner ci sono Humphrey Biogart, Edmond O’Brien, e Rossano Brazzi quale conte italiano, ovvio. E apparizione di Valentina Cortese come sorella del conte assai avversa alla cognata.
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